Vinitaly 2008




La Terra

L'Azienda Sorrentino sorge in Boscotrecase, l’antica Silva Mala, possedimento di caccia del re Carlo D’Angiò. La terra della Lacryma Christi Sorrentino si estende sulle falde del Vesuvio in una celebre zona archeo-logica al centro del poligono delimitato dalle antiche città di Pompei, Oplontis, Stabia, Ercolano.

L’ultimo lato del poligono è il mare del Golfo di Napoli, un panorama di unico splendore ricco di suggestioni storiche e di perle turistiche: la penisola sorrentina e le isole di Capri e di Ischia. La terra dove sorgono i vigneti Sorrentino ha una storia antica, passionale, venata di misticisimo e rivolgimenti sociali.

Le coltivazioni dell’azienda ai adagiano infatti sul suolo di Boscotrecase, l’antico “Bosco delle Tre Case Religiose”, alle pendici dello “Sterminator Vesevo”.
Nel cuore del Medio Evo, la devotissima e potente Regina Sancha D’Angiò volle unire tre dei maggiori Monasteri Reali della Napoli angioina in un unico circondario; nacque nel 1337, quindi, il nome evocativo di Boscotrecase.

Attraverso i secoli, questa Terra, solcata dalla lava nelle eruzioni del Gigante di fuoco, la terra baciata dal sole impetuoso del Sud e dalla quale si domina il Golfo di Napoli e le sue perle, diventa luogo di genti operose e semplici, che sanno come amarla e viverne in simbiosi.

Al tempo del Regno di Napoli e delle due Sicilie, il Mastrogiurato, nominato dagli eletti voluti dal popolo, controlla la tranquillità di un ambiente che continua a produrre un vino dalle rare qualità e dalla leggenda unica.

Agli inizi dell’800 l’epopea Napoleonica in Italia investirà anche il piccolo territorio vesuviano che diviene Comune a tutti gli effetti con reale decreto del 29 Ottobre 1808.

Le locazioni dei vigneti di concerto con la conformazione a terrazza, che solcano i fianchi del rilievo vesuviano, consentono una perfetta esposizione al sole, un irradiamento uniforme e incantato da cui derivano le innate, straordinarie caratteristiche dei vini Sorrentino.

© Azienda Vinicola Sorrentino