Oltre all’importanza del sole nella coltivazione dei
Vigneti Sorrentino, la particolarità inconfondibile della
Lacryma e delle altre produzioni risiede
nell’eccezionalità del suolo vulcanico.
L’area vulcanica Vesuviana è la più vasta
dell’Europa continentale per quello che riguarda vulcani
esplosivi ancora attivi, anche se dormienti.
Su questo suolo nascono decine e decine di vitigni eterogenei e
l’Azienda Sorrentino ha raccolto il frutto migliore di questa
ampia gamma.
Il terreno vulcanico, eccezionalmente solubile e sabbioso, è per
sua natura impenetrabile ad alcuni parassiti come la temibile della
Fillossera (insetto microscopico che si nutre, succhiandola dalle
radici, la linfa indispensabile alla sopravvivenza delle viti).
Per questi benefici, l’azienda Sorrentino è riuscita in
quest’area a realizzare una riproduzione naturale dei vitigni,
senza ricorrere a innesti di viti autoctone su piante americane
resistenti alla Fillossera.
In questo modo Paolo Sorrentino e suo figlio Giuseppe sono riusciti ad
essere innovativi e pionieri nel rispetto delle tradizioni, ed hanno
realizzato e coltivato varietà viticole sempre diverse e di
eccezionale qualità.
Fiore all’occhiello dei terreni dell’azienda è Vigna
Lapillo, uno dei possedimenti più vicini alla bocca del Vesuvio,
che produce un cru di inestimabile sapore come l’esclusiva
Lacryma Christi “Vigna Lapillo”.
La conformazione geologica delle pendici vesuviane, le caratteristiche
uniche del suolo vulcanico e il microclima incantevole, rendono il
territorio dell’Azienda Sorrentino una delle zone vinicole
più interessanti d’Italia, con una vocazione viticola
dalla grande tradizione e dal potenziale ancora da sviluppare
pienamente.
|